Maggio 5, 2022

Telemedicina e assistenza domiciliare

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La scorsa settimana, il Ministero della Salute ha rilasciato la bozza delle linee guida del modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, le quali definiscono il modello organizzativo per implementare i servizi di telemedicina nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare (ADI). Questa bozza sarà ora sottoposta alle Regioni per loro approvazione. A livello più ampio, questo documento si inquadra nel DM71, il Piano di Riforma dell’assistenza Territoriale da poco approvato in via definitiva.

Venendo ai contenuti, i servizi di telemedicina saranno attivabili all’interno di un “percorso” che potrà avere origine:

·       nell’ambito domiciliare dove tutti gli attori dell’assistenza territoriale (ognuno per le proprie competenze) possono individuare e proporre il paziente per il quale l’utilizzo di strumenti di telemedicina sia adeguato. Possono farlo in modo diretto oppure coinvolgendo gli altri attori sul territorio (Unità di Valutazione Multidimensionale – UVM, Centrale Operativa, COT, ambito ospedaliero)

·       nell’ambito del ricovero da parte del personale della struttura (medico in accordo con case manager, alias infermiere secondo bozza, della procedura di dimissione)

Vengono inoltre definiti i criteri (infrastrutture tecnologiche, abilità del paziente ad utilizzare le piattaforme tecnologiche) secondo cui può essere valutata l’idoneità del paziente/caregiver nonché i requisiti essenziali che devono essere soddisfatti (adesione del paziente al servizio, formazione del paziente e chi lo supporta al domicilio, aspetti sociali, contesto abitativo domiciliare).  

Infine il documento definisce i diversi servizi di telemedicina intesi come:

·       televisita, teleriabilitazione, teleconsulenza medico sanitaria svolta dalle professioni sanitarie, teleassistenza, telemonitoraggio, telecontrollo, teleriabilitazione

Preme evidenziare come il documento definisca una “cornice” importante, ma ancora non fornisca indicazioni circa le “regole di ingaggio”, lasciando ai singoli medici / infermieri la responsabilità di scegliere se ricorrere o meno a questi strumenti favorendo così una potenziale non omogeneità territoriale tra le diverse strutture. Parimenti, tema non secondario, resta da chiarire la problematica relativa alla responsabilità e alla gestione dei parametri clinici rilevati con il telemonitoraggio.

Di questi ed altri temi parleremo il giorno 13 maggio alle 10:30 nel workshop da noi organizzato presso EXPOSANITÀ sala Mascagni Pad. 31 dal titolo “PNRR, Cartella Clinica Territoriale generazione 4.0 – Come utilizzare al meglio strumenti innovativi quali la Telemedicina, la Logistica e l’Intelligenza Artificiale”.

 

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